Quasi sempre il successo è multifattoriale, e spesso può dipendere anche da un po’ di fortuna che non deve mai mancare. Sicuramente, però, la strada verso il successo parte da noi stessi. È così che Alessandro Asaro, il nostro Country Manager Italia, definisce il successo. In questa intervista possiamo incontrarci e parlare della tua nuova sfida professionale in Ad Maiorem.
Alessandro, come ti definisci?
Sicuramente posso definirmi come una persona con un’inclinazione positiva, paziente e che non si arrende facilmente. Inoltre, la mia curiosità mi porta alla continua ricerca di nuove sfide, spaziando anche in settori differenti. In passato, infatti, ho svolto attività diverse, passando dalla consulenza in risk management per big corporate a quella strategica per startup innovative. Dall’ottobre 2019 ricopro il ruolo di Country Manager Italia di Ad Maiorem, trasformando in lavoro la mia profonda passione per la tecnologia in tutti i suoi campi di applicazione.
Potresti darmi una definizione di ciò che intendiamo come successo? Come cercarlo?
Quasi sempre il successo è multifattoriale, e spesso può dipendere anche da un po’ di fortuna che non deve mai mancare. Sicuramente, però, la strada verso il successo parte da noi stessi. La chiave è conoscere meglio se stessi e diventare consapevoli delle proprie potenzialità. La relazione autostima-obiettivi diventa di fondamentale importanza: migliorando l’autostima, si migliora la probabilità di raggiungere gli obiettivi prefissati, e viceversa.
Se dovessi pensare alla figura che ti ha ispirato di più, chi sarebbe e perché?
Ci sono tante persone che mi ispirano, anche nel quotidiano. Se devo citarne uno, allora penso ad Ulisse e alla celebre frase attribuitagli da Dante nella Divina Commedia: “fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”. Ulisse sprona i propri compagni a navigare verso altri mari, andando oltre le colonne d’ercole, spiegando che la natura dell’uomo è quella di perseguire la conoscenza. Cerco di applicare questo concetto anche nel mio lavoro, perché non si smette mai di imparare.
Come ti vedi nei prossimi anni?
Spero di ricoprire un ruolo sempre più determinante nella crescita di Ad Maiorem, potendo contare soprattutto sul team di lavoro e su ogni singolo professionista, veri punti di forza della nostra azienda.
Cos'è per te la felicità?
Si dice spesso che “la felicità consiste nelle piccole cose”. Probabilmente è una risposta scontata, lo so. Ho un carattere che mi porta ad apprezzare ogni piccola cosa, cercando di non sottovalutare ciò che vivo nella quotidianità.
Cosa significa per te la sfida di essere il country manager di Ad Maiorem in Italia?
Il ruolo di Country Manager sta diventando sempre più determinante per le aziende che accelerano il proprio processo di internazionalizzazione. Sicuramente questa è una grande sfida e sono orgoglioso di ricoprire tale posizione. Lo sviluppo del business in Italia rappresenta uno dei punti chiave nelle strategie di crescita di Ad Maiorem, e questo mi trasmette un maggior senso di responsabilità.
Come vedi il mercato tecnologico in Italia?
L'Italia ha sempre ricoperto un ruolo di fondamentale importanza per lo sviluppo mondiale della tecnologia. La crescita del comparto privato ha fatto registrare negli ultimi 10 anni un incremento degli investimenti in R&S. Tuttavia, il rapporto tra gli investimenti in R&S e il PIL è ad un livello inferiore a quello della media europea, pertanto l’Italia dovrà puntare ancora di più sull’innovazione per restare allineata alla trasformazione tecnologica in atto.
Quali sono le caratteristiche principali che un professionista dovrebbe avere?
A mio avviso, un professionista in tale settore deve possedere non solo alte competenze tecniche, ma anche soft skill valide per saper interagire con i clienti e collaborare con i propri colleghi, così da rendere piacevole e soprattutto stimolante il proprio ambiente di lavoro.
Quali sono le novità di Ad Maiorem Italia per quest'anno? Raccontaci le tue aspettative
Ad Maiorem è entrata nel mercato italiano, un mercato fortemente competitivo e che si basa su forti relazioni già esistenti tra i diversi player attivi nell’innovazione tecnologica. Le barriere all’entrata rappresentano un elemento importante di questa sfida. Nel 2020 le attività saranno diverse: da una parte rafforzeremo le relazioni già in essere con le realtà italiane e seguite ad oggi dall’Head Quarter spagnolo, dall’altra svilupperemo maggiormente la rete commerciale italiana. Sono sicuro che la nostra rete internazionale di professionisti, il modello di business e la rapidità di risposta ai cambiamenti delle esigenze dei player di mercato, rappresentano un vantaggio competitivo che porterà Ad Maiorem a raggiungere i propri obiettivi per il 2020.
Se dovessi completare questa intervista, quale domanda ti porresti?
Questa è una domanda a trabocchetto!, Ahahah!... Non è semplice porsi una domanda. Mi chiederei qual è la cosa più bella di questo lavoro. La risposta? Sicuramente è un lavoro dinamico, in cui ogni giornata è diversa dall’altra, ma soprattutto è un lavoro che porta a confrontarsi con tanti professionisti, persone di elevato spessore, consapevole di poter apportare qualcosa, imparando sempre di più.
Lascia un saluto ai lettori.
Dato che siamo ad inizio anno, auguro a tutti i migliori successi per questo 2020!
Ti ringrazio per questa intervista e ci vediamo presto...